Di Maurizio Pochesci

Julianos Kattinis è nato a Damasco nel 1934, da famiglia greca e morto a Roma nell’autunno del 2023 . Julianos ha deciso di vivere a Roma, dopo aver vissuto per tanti anni in molti paesi del medio oriente, dove ha assorbito la cultura dei popoli e delle civiltà. Il mondo di Julianos Kattinis è popolato di personaggi arcaici, di segni e simboli delle più antiche popolazioni della Palestina, della Giordania della Siria del mondo Arabo ed Europeo. Le sue composizioni emanano una pacata serenità e conducono l’osservatore verso luoghi remoti, a ritrovare sensazioni e atmosfere di un passato che sembra ormai sopito. Lo sguardo delle sue placide donne bellissime accosta il nostro spirito alla sacralità della donna, alla Madonna, a Maryam per l’Islam, a “Theotokos” per gli Ortodossi ed è forse un suggerimento, la possibilità di intravedere attraverso “la donna”, attraverso le madri del Mediterraneo e della “vita” un diverso destino di concordia e di pace per l’umanità. La mostra presenta opere realizzate in vari periodi, con tecniche miste, alcune innovative sperimentate direttamente dall’artista, monotipi, litografie e serigrafie impreziosite dall’intervento diretto dell’autore. … Come un Enea appena nato che si sposta dalla costa orientale a Roma, dopo aver giocato i suoi giochi con gli dei olimpici in quella terra greca che gli ha donato il suo genio, Kattinis persegue la strada dell’immaginazione e della memoria attraverso connessioni ideografiche, alfabetiche in un insieme di Culture diverse; creando così con la sua mano una nuova trama mentale. In un linguaggio genuino riscrive lo spirito arcaico e vivificante dell’Oriente exoterico, con l’ardore della sua abilità tecnica e manuale nel realizzare affreschi e grafiche, dipinti e acquerelli.
… Culture diverse si riuniscono, nella sua opera artistica, dove l’Oriente e l’Occidente si fondono e si combinano, dove il primo si può ammirare nel colore turgido e nella luce imponente, mentre l’ultimo racchiude tutta la dialettica delle avanguardie europee, con Picasso e la sua apertura alla profonda trasformazione europea.
Le sue opere trasmettono la sua personalità avvincente, originale e poetica, lontana dall’essere cristallizzata, dove la materia e le forme delle sue immagini sono prese da un’improvvisa vertigine. Di conseguenza, la natura organica della loro morfologia diventa un universo frenetico in espansione, raggiungendo gli esiti più sintetici e allucinatori che danno vita a una nuova realtà… Tutto ciò sottolinea gli elementi fantastici e metafisici, combinati in armonia con la personalità di Julianos Kattinis…
Quando anche parliamo di serigrafie, Litografie, incisioni, per l’artista geco si tratta sempre di opere singole che suole catalogare con la sigla 1/1. – “Il Caloroso intervento, per la mostra – ha detto Rossana Placidi,titolare della galleria – ha offerto stimoli interessanti e concreti, una riflessione fuori da schemi e pregiudizi, con una ampia panoramica di presentazione delle principali questioni relative alla vita e diffusione dell’arte contemporanea in Italia. L’opera del maestro Kattinis ha trovato quindi la sua peculiare collocazione nell’autentico riconoscimento del suo contenuto spirituale, mitologico e umano”. Kattinis ci concede di partecipare alle sue “visioni”, ci dà la possibilità di sbirciare con attenzione dentro l’universo colorato della sua opera, di fa accostare con discrezione al suo Aleph; quell’Aleph – rifugio di Borges – che è uno dei punti dello spazio che contiene tutti i punti!!: Ho visto come il Greco le città degli umani, i dì di varia luce, le opere, la fame; non modifico i fatti, non falsifico i nomi, ma è il voyage che racconto, è… autor de ma chambre. Kattinis è un pittore fertile; con una produzione pittorica considerevole, che ha interessato materiali e superfici infinite, credo senza ombra di smentita – che l’artista greco sia il più grande illustratore e narratore di favole della modernità; favole dalle radici antiche ma la cui narrazione e lo sviluppo scenografico ha già dentro la capacità di attecchire e inondare terre, paesaggi, città e civiltà del futuro. Le Opere del maestro Kattinis si trovano a Amman, Atene Capodimonte, Cervara di Roma, Damasco, Gerusalemme, Houston, Innsbruk, Iesi, Madrid, Monaco, Mosca, New York, Parigi, Pavullo nel Frignano, Roma, Siracusa, Stoccolma, e Vienna.